Cessione di un bene 4.0 ed effetti sul credito d’imposta spettante

I benefici legati agli investimenti rientranti nel piano industria 4.0 hanno cambiato veste nel corso degli anni, passando
da una maggior quota deducibile extra contabilmente (iper ammortamento), all’attuale credito d’imposta. Il legislatore
ha previsto in entrambi un “periodo di osservazione” nel quale l’impresa non può cedere il bene (acquisito in proprietà o in leasing), volto a garantire il concreto sfruttamento dei beni agevolati per un periodo minimo nell’economia dell’impresa. Continua a leggere

Manovra 2025, le nuove detrazioni fiscali per quoziente familiare e reddito

Il taglio delle tax expenditures a partire dal 2025 trova le soglie percentuali legate ai limito di reddito. Con una correzione ancorata a un quoziente familiare per premiare i nuclei familiari più numerosi. La scrittura delle norme da inserire nel testo del Ddl di Bilancio da trasmettere in Parlamento punta su tre numeri: 8% per i redditi fino a 50mila euro, 6% per i redditi da 50mila a 100mila euro, 4% oltre i 100mila euro. Sono questi i nuovi vincoli inseriti nelle prime bozze della manovra con cui si cercherà un’operazione che dovrà comunque assicurare all’Erario un risparmio di un miliardo di euro alla voce «spese fiscali» e cercare una redistribuzione sulle fasce di reddito più basse rispetto a quelle che dichiarano al Fisco di più. Continua a leggere

Avvisi bonari e cartelle più lunghi e rateizzazioni più favorevoli

Dal 2025, i contribuenti beneficeranno di termini più lunghi e rateazioni più favorevoli per la gestione dei debiti fiscali.

Gli avvisi bonari prevedranno un termine di pagamento esteso a 60 giorni, e la rateazione potrà essere estesa fino a 7 anni, grazie al D.Lgs. 108/2024. Inoltre, le sanzioni per omesso versamento scenderanno dal 30% al 25% delle somme dovute, con sanzioni ridotte per avvisi bonari derivanti da liquidazione e controllo formale. Continua a leggere

Abitazione utilizzata nell’attività professionale

Il caso trattato nell’ordinanza 4.06.2024, n. 15617 riguarda un recupero a tassazione, a opera dell’Agenzia delle Entrate, per l’anno 2010, dell’Iva indebitamente detratta dal contribuente, in relazione a fatture emesse da una società per anticipi su un contratto preliminare di vendita di un immobile da destinare a uso ufficio (studio legale) in quanto, ad avviso dell’Amministrazione Finanziaria, non sarebbe sussistito il requisito della strumentalità e inerenza non essendo, a tale data, l’immobile ancora adibito all’attività professionale e risultando ancora censito in catasto alla categoria signorile (A/1). Continua a leggere

SPONSORIZZAZIONE: INERENZA OLTRE IL LEGAME TERRITORIALE DELLO SPONSOR

Nel caso esaminato, l’Agenzia delle Entrate riprendeva a tassazione le spese di sponsorizzazione sostenute in regime d’impresa in considerazione della presunta incongruità (e conseguente anti economicità) delle stesse. Dopo due gradi di giudizio altalenanti (primo grado favorevole al contribuente, secondo grado favorevole all’Agenzia delle Entrate con riconoscimento della non inerenza dei costi sostenuti alla luce della presunzione prevista dall’art. 90, c. 8 L. 289/2002) il giudizio arrivava dinnanzi alla Corte di Cassazione.

La Suprema Corte ha preliminarmente ricordato che, ai sensi dell’art. 90, c. 8 L. Continua a leggere

Per i forfetari il concordato non è preventivo ma consuntivo

Per molti contribuenti che applicano la flat tax la scommessa con il Fisco avrà davvero poco di previsionale rivelandosi, in più di un caso, come un’occasione fiscalmente appetibile.
Al 31.10.2024 il reddito 2024, l’unico periodo concordabile per i forfetari, sarà già praticamente definito e pertanto, la proposta che verrà elaborata dal software verrà valutata sulla base di elementi pressoché certi.
Giocano a favore dei contribuenti forfetari, che rappresentano, secondo gli ultimi dati disponibili, circa la metà del totale dei soggetti ai quali il nuovo concordato fiscale si rivolge, anche le semplificate modalità di determinazione del reddito da assoggettare a imposta sostitutiva. Grazie a esse, infatti, le verifiche da fare per confrontare il reddito proposto con quello effettivamente già realizzato o in via di prossima realizzazione, saranno davvero poche, così come piuttosto remote saranno le incognite future.
La scommessa con il Fisco, per questi contribuenti, si risolverà a soli 2 mesi. Nemmeno le possibili “perturbazioni” del reddito proposto dal Fisco che possono far variare lo scenario per i soggetti ISA quali, ad esempio, le plusvalenze, le minusvalenze o le sopravvenienze attive e passive, influenzeranno la scommessa dei forfetari.

Ciò detto, proviamo a ipotizzare gli scenari che si potranno in concreto presentare per questa tipologia di contribuenti al momento di decidere se aderire o meno al concordato:

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Attività estere, quadro RW e visto di conformità

Il Quadro W del modello 730/2024 deve essere compilato dalle persone fisiche, residenti in Italia, che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale, indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione, per l’adempimento degli obblighi di comunicazione previsti (c.d. “monitoraggio fiscale”) e anche per il calcolo dell’Ivie, dell’Ivafe e dell’imposta sostitutiva sul valore delle cripto-attività. Continua a leggere

TRASFERIMENTO DI DENARO CONTANTE ALL’ESTERO

Per le movimentazioni di denaro contante in entrata o in uscita dall’Unione Europea e/o dal territorio nazionale è prevista la presentazione di apposita dichiarazione al primo ufficio doganale di confine (secondo l’art. 3 Reg. (UE) 2018/1672 e l’art. 3 D.lgs. 195/2008). All’omissione o all’errata indicazione di elementi consegue un’infrazione amministrativa a prescindere da eventuali ulteriori profili di illiceità di rilievo amministrativo e/o penale correlati al trasferimento del contante. Continua a leggere

Nuove scadenze per l’invio della dichiarazione redditi

L’art. 11 D.Lgs. 08.01.2024, n. 1 unitamente all’art. 38 D.Lgs. 12.02.2024, n. 13 hanno modificato i termini di presentazione delle dichiarazioni dei Redditi, Irap nonché dei sostituti d’imposta. In forza del combinato disposto delle norme citate, mutano i termini di presentazione delle dichiarazioni relativi ai periodi d’imposta in corso al 31.12.2023, da presentare nel 2024, e successivi.

Considerato che le nuove scadenze entrano in vigore dal 2.05.2024, l’art. 11, c. 2 ha precisato che i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, per i quali il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta Continua a leggere

Locazioni brevi in cedolare secca al 26% dal secondo appartamento

Dal 2024, il privato che mette in locazione, nella forma della locazione breve, più di un appartamento (e fino a un massimo di 4, altrimenti l’attività si intende svolta in forma di impresa, quindi con necessità di dotarsi di partita Iva) e opta per la cedolare secca avrà un incremento dell’aliquota dal 21% al 26% dal secondo appartamento. Sul primo (da selezionare a sua discrezione) potrà fruire ancora dell’aliquota del 21%. Queste le modifiche a opera della legge di Bilancio 2024 (art. 1, c. 63 L. 30.12.2023 n. 213). Continua a leggere