La tassazione delle cripto-attività

La misura può essere inoltre particolarmente utile per i contribuenti per i quali è impossibile o difficoltosa la determinazione del valore di acquisto della cripto-attività per mancanza di elementi certi e precisi; in questo caso, infatti, la normativa fiscale prevede che il valore di acquisto debba essere assunto pari a zero, con la conseguenza che i proventi derivanti dall’alienazione delle cripto-attività costituiscono plusvalenza per il loro intero ammontare. La possibilità di prendere come base di riferimento i valori al 1.01.2025 può scongiurare il pericolo di dover considerare pari a zero il costo di acquisto e di incorrere in un’elevata imposizione fiscale. La rivalutazione può rivelarsi opportuna anche per quegli investitori che detengono un portafoglio di cripto-attività di lungo corso, in relazione al quale è altamente probabile la presenza di plusvalenze latenti. In conclusione, la reale convenienza di percorrere la via della rivalutazione dipende dal prezzo di acquisto originario: più è basso rispetto ai valori attuali e più

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.