Con l’approssimarsi delle festività di Natale, si ripresenta la consuetudine di tanti datori di lavoro di omaggiare i propri dipendenti con cesti o doni di modesto valore.
Una prassi che, in ragione del rapporto “oneroso” (di lavoro) che intercorre tra le Parti,
richiede qualche preliminare valutazione sul trattamento impositivo del loro valore, visto che,
seppur l’omaggio sia sostanzialmente concesso con la finalità di consolidare e fortificare il
rapporto lavorativo, sotto il profilo impositivo rileva come un “arricchimento” del lavoratore.
Come previsto dall’art. 51, c. 1 del Tuir, il reddito imponibile del lavoratore è determinato,
secondo il principio di onnicomprensività, da tutte le somme e i valori in genere, a
qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in
relazione al rapporto di lavoro.Alla stregua della suddetta definizione, anche la strenna
o il pacco natalizio regalato dal datore di lavoro al lavoratore dipendente in occasione della
cena aziendale rileverà come benefit, pertanto impositivamente qualificandosi come un
reddito “in natura”.