Rottamazione al 15 settembre: così il rinvio della quinta rata

Slitta dal 31 luglio al prossimo 15 settembre il pagamento della quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle del fisco.

La norma è contenuta nell’articolo 6 dell’ultimo decreto legislativo, approvato in via definitiva dall’ultimo Consiglio dei Ministri, nel quale sono inserite le modifiche ai precedenti provvedimenti attuativi della delega fiscale. Il provvedimento – spiegano fonti di governo – seguirà il suo corso in vista della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale prevista nei prossimi giorni. Il termine di pagamento delle Rottamazione quater con scadenza 31.07.2024, senza applicazione di sanzioni o decadenza dalla procedura di regolarizzazione, con la scadenza fissata ora al 15.09.2024

Concordato preventivo biennale: il correttivo ne aumenta l’appeal

Il tanto discusso concordato preventivo biennale cambia faccia grazie all’approvazione definitiva del primo decreto legislativo correttivo della riforma fiscale da parte del Consiglio dei Ministri. Questo provvedimento introduce modifiche sostanziali alla disciplina del concordato preventivo biennale, originariamente delineata dal D.Lgs. 13/2024, rendendolo uno strumento più attraente per i contribuenti.

La novità più rilevante consiste nell’introduzione di un regime di tassazione opzionale applicabile al reddito incrementale concordato, con aliquote che variano dal 10% al 15% in base all’affidabilità fiscale del contribuente. La nuova versione del decreto, recependo le istanze delle associazioni di categoria e delle Commissioni parlamentari, mantiene i criteri di calcolo del reddito concordato stabiliti dai decreti ministeriali del 14 giugno 2024 (per i soggetti ISA) e del 15 luglio 2024 (per i contribuenti in regime forfetario), ma introduce un’importante novità: la possibilità di optare per una tassazione sostitutiva più vantaggiosa sulla differenza tra il reddito del 2023 e quello stimato per i periodi d’imposta oggetto di concordato.

Il nuovo sistema prevede 3 aliquote di flat tax, che variano in base al punteggio ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) del contribuente: Continua a leggere

SPONSORIZZAZIONE: INERENZA OLTRE IL LEGAME TERRITORIALE DELLO SPONSOR

Nel caso esaminato, l’Agenzia delle Entrate riprendeva a tassazione le spese di sponsorizzazione sostenute in regime d’impresa in considerazione della presunta incongruità (e conseguente anti economicità) delle stesse. Dopo due gradi di giudizio altalenanti (primo grado favorevole al contribuente, secondo grado favorevole all’Agenzia delle Entrate con riconoscimento della non inerenza dei costi sostenuti alla luce della presunzione prevista dall’art. 90, c. 8 L. 289/2002) il giudizio arrivava dinnanzi alla Corte di Cassazione.

La Suprema Corte ha preliminarmente ricordato che, ai sensi dell’art. 90, c. 8 L. Continua a leggere

ASSUMERE CONVIENE: sconto su tasse e contributi

Tasse e contributi scontati per favorire l’occupazione. I nuovi incentivi contributivi introdotti con il Decreto Coesione (DL 60/2024, convertito in L. 95/2024), infatti, sono compatibili con il bonus fiscale (deduzione del costo del lavoro maggiorata del 20-30%) previsto dalla Riforma fiscale (D.Lgs. 30 dicembre 2023 n. 216).

Il che significa avere la possibilità, in relazione ai nuovi assunti, di ridurre sia i contributi da versare all’INPS sia le tasse da pagare al Fisco. Continua a leggere

Per i forfetari il concordato non è preventivo ma consuntivo

Per molti contribuenti che applicano la flat tax la scommessa con il Fisco avrà davvero poco di previsionale rivelandosi, in più di un caso, come un’occasione fiscalmente appetibile.
Al 31.10.2024 il reddito 2024, l’unico periodo concordabile per i forfetari, sarà già praticamente definito e pertanto, la proposta che verrà elaborata dal software verrà valutata sulla base di elementi pressoché certi.
Giocano a favore dei contribuenti forfetari, che rappresentano, secondo gli ultimi dati disponibili, circa la metà del totale dei soggetti ai quali il nuovo concordato fiscale si rivolge, anche le semplificate modalità di determinazione del reddito da assoggettare a imposta sostitutiva. Grazie a esse, infatti, le verifiche da fare per confrontare il reddito proposto con quello effettivamente già realizzato o in via di prossima realizzazione, saranno davvero poche, così come piuttosto remote saranno le incognite future.
La scommessa con il Fisco, per questi contribuenti, si risolverà a soli 2 mesi. Nemmeno le possibili “perturbazioni” del reddito proposto dal Fisco che possono far variare lo scenario per i soggetti ISA quali, ad esempio, le plusvalenze, le minusvalenze o le sopravvenienze attive e passive, influenzeranno la scommessa dei forfetari.

Ciò detto, proviamo a ipotizzare gli scenari che si potranno in concreto presentare per questa tipologia di contribuenti al momento di decidere se aderire o meno al concordato:

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